Contatti e distanze, linee comuni e divergenze tra le religioni ebraica, islamica, cristiana
Inconto con Don Francesco Menichetti
19 ottobre 2022
Sala ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana di Gubbio al completo mercoledì 19 ottobre 2022 per la conferenza che Don Francesco Menichetti ha tenuto sul tema “Contatti e distanze, linee comuni e divergenze tra le religioni ebraica, islamica, cristiana”.
Il Parroco dell’Unità Pastorale di Mocaiana , con una specifica formazione in Teologia e precedentemente in Filosofia presso le Università di Perugia e Strasburgo, ha tracciato una panoramica delle tre religioni aventi come fondamento comune la figura del Padre Abramo, chiamato da Dio che irrompe nella Storia dell’uomo, invitandolo a seguirLo e a fidarsi di Lui.
Come ogni religione, da quella animista a quelle politeiste, anch’ esse hanno rappresentato un fenomeno sociale di notevole importanza, cercando di dare risposte alle grandi domande esistenziali che riguardano l’uomo e il suo stare nel mondo.
Le tre grandi religioni hanno come punto di contatto l’idea dell’unicità di Dio che ne costituisce il fulcro. Inoltre tutte tre hanno avuto una loro evoluzione specifica dovuta ai rapporti con gli aspetti politici e culturali della società in cui si sono diffuse e mantengono anche una parte mistica che tuttora permane in esse in modalità diversificate.
Ci sono tuttavia alcune divergenze che ne segnano la distanza.
Intorno al 1750 a.C. ha inizio la storia dell’Ebraismo. Insieme ad Abramo, chiamato da Dio, tutto il popolo si sente prescelto perché Dio, l’Emmanuele, il Dio con noi, che ha creato l’uomo e poi lo ha lasciato libero di esistere, gli ha altresì affidato il compito di mantenere viva la Sua presenza nella Storia. L’ Ebraismo, con il suo testo sacro, la Torah, è caratterizzato da una forte connotazione geografica e culturale che persiste anche dopo la diaspora e la ricostituzione dello Stato di Israele nella Terra Promessa, la Palestina, con tutti i problemi culturali e politici che ne sono conseguiti.
Anno zero dell’era cristiana. Un ebreo di nome Gesù propone la tradizionale religione ebraica in modo diverso. Con il successivo sviluppo della Chiesa apostolica, essa perde la connotazione etnica che la caratterizza per estendere il messaggio di salvezza a tutti gli uomini, di qualsiasi paese, etnia, stato sociale essi siano. Dapprima fortemente perseguitata , la religione Cristiana diventa religione dell’Impero, per poi diffondersi ovunque. L’apparato ecclesiale gradualmente si secolarizza, con una serie di problematiche di carattere politico dai risvolti decisivi per la storia. Permane comunque, al di sopra delle traversie temporali, l’altissimo valore dell’universalità del messaggio e del coinvolgimento di tutti gli uomini nel piano della salvezza. A questa prima, innegabile e assoluta novità se ne aggiunge una seconda altrettanto rivoluzionaria. La Rivelazione di Dio non avviene più solo nella storia di un popolo, ma in una persona, Gesù. Quel volto divino che per gli Ebrei era inaccessibile, è per il Cristianesimo quello di Gesù, Dio fatto uomo, Dio stesso nel mondo. Questo assioma è impossibile da accettare per gli Ebrei, i quali restano fedeli all’Antico Testamento e non riconoscono la Parola dei Vangeli che ne sono la prosecuzione secondo i Cristiani.
Nel 570 d.C. nasce il Sommo Profeta Maometto. Anche lui crede nel monoteismo e vuole diffonderlo, contro l’antico sistema di culti e credenze propri dell’ Arabia, ma non viene accettato. Nel 622 fugge dalla Mecca, è l’Egira, l’inizio dell’ era islamica. Poi Dio stesso, Allah, l’ Onnipotente, tramite l’Arcangelo Gabriele, gli detta il Corano. Dio interviene nella storia per far diffondere la parola sacra, da interpretare, con i suoi cinque pilastri: testimonianza di fede, preghiera, elemosina, digiuno, pellegrinaggio alla Mecca. I Califfi che succedono al Profeta, diffondono la religione, a partire dalle culture arcaiche di provenienza, in una vasta zona del Mediterraneo. L’Islam diviene sistema sociale, culturale e politico imponendo la Sharia, un complesso di regole di vita e di comportamenti per la condotta morale, religiosa e giuridica dei suoi fedeli. È dalla sua applicazione, innestata nelle culture nazionali, che sorgono problemi di integrazione e in alcuni casi estremismi ed integralismo islamico .