La poesia di Thomas Hardy

Lezione del Prof. Alessandro Pauselli

27 Marzo 2024

"La poesia di Thomas Hardy" per i Soci dell' Università della Terza Età Città di Gubbio mercoledì 27 marzo 2024 con il Prof. Alessandro Pauselli.

L'incontro completa quello del novembre 2023  sulla narrativa di Thomas Hardy e mette in evidenza come il poliedrico autore inglese nel 1895 dette una svolta decisiva alla sua produzione  dedicandosi alla poesia.

PRESENTAZIONE DEL PROF. ALESSANDRO PAUSELLI

1895: LA SVOLTA 

L'ostile accoglienza del romanzo “Giuda l'Oscuro” (1895) da parte di un

settore della critica, ancora ostaggio del morente perbenismo vittoriano,

spinge Hardy ad abbandonare la narrativa per dedicarsi alla poesia. Oltre

alla cocente delusione per le feroci critiche ricevute, in questa decisione

pesa molto un'idea di cui Hardy è fortemente convinto: il poeta è meno

vulnerabile del romanziere. Lo dice lui stesso: “Forse potrò esprimere con

maggiore pienezza, in versi, idee ed emozioni che vanno contro corrente

rispetto all'inerte, cristallizzata opinione, dura come una pietra, che la

maggior parte degli uomini ha interesse assoluto a difendere". (clicca per continuare a leggere)

● Pubblicazioni:

Wessex Poems and Other Verses (1898)

Poems of the Past and the Present (1901)

Time's Laughingstocks (1909) – Satires of Circumstances (1914)

Moments of Vision and Miscellaneous Verses (1917)

Late Lyrics and Earlier (1922)

Human Shows, Far Phantasies, Songs and Trifles (1925)

Winter Words (1928, pubblicazione postuma)


LOST IN TRANSLATION

La traduzione delle poesie in italiano ci facilita senz'altro la comprensione

dei contenuti ma impedisce, fatalmente, il pieno apprezzamento del loro

pregio artistico. In altre parole, non riusciamo a cogliere la genialità di

questo poeta, dalla critica riconosciuto come autentico anticipatore di una

poesia moderna, sganciata dalle convenzioni rispettate da chi si dedicava a

questo genere nell'età vittoriana. In particolare, Hardy rendeva ciascuna sua

poesia originale per le scelte linguistiche spesso ardite ( dialettalismi,

accostamenti inconsueti di termini, arcaismi) e per la particolare musicalità

che l'uso del verso sciolto o della rima, sia alternata che baciata,

dell'alliterazione o dell'assonanza, riuscivano a conferire.


Un esempio da Best Times:

We went a days excursion to the stream,

basked by the bank, and bent to the ripple-gleam,

and I did not know

that life would show,

however it might flower, no finer glow.


CONSIDERAZIONI GENERALI

● Per quanto riguarda il valore artistico, non c'è una sostanziale evoluzione nel

corso degli anni: in gioventù come nella piena maturità troviamo poesie di

grande pregio accanto ad altre meno riuscite

● La scelta dei testi di ciascuna raccolta non rispetta un'organizzazione per

argomento: le poesie si pongono come frammenti di esperienza slegati, per

cui comico e tragico, riflessione e ricordo si alternano senza un ordine

definito, proprio come accade nella vita

● Come disse Hardy stesso in una nota introduttiva, molte delle sue poesie

“sono state concepite come teatrali o per un personaggio”, sono cioè da

leggere come monologhi o come dialoghi

● Anche se non organizzate per argomento, da queste raccolte è possibile

estrapolare dei testi significativi in relazione ad alcuni temi da cui Hardy si

sentiva particolarmente ispirato: il pessimismo riguardo all'esistenza umana;

l'ossessione per il tema della perdita; la memoria; la critica del potere; la

guerra.


PESSIMISMO

Dedicato ad un nascituro povero (To an Unborn Pauper Child)

Non respirare, cuore nascosto, fermati in silenzio

e benché l'ora di nascere ti chiami / dormi un sonno più lungo:

chi ci sovrasta ammucchia travagli e adolescenti intorno a noi quaggiù

e gli spettri del tempo trasformano i nostri canti in paura.

Ascolta come i popoli sussultano e sospirano

e come ogni risata si spegne ed ogni augurio muore:

le speranze si affievoliscono,sì, e ogni fede marcisce

affetti ed entusiasmi intorpidiscono

se vieni al mondo, queste cose non le puoi aggiustare.

Se mi prestassero orecchio le anime ancora nel grembo

prima che si dipani per loro il rotolo terrestre / e se tu fossi libero

di scomparire o di venire al mondo / allora ti direi tutto quello che so

e ti chiederei:”Vuoi davvero viverla una vita così?”

Che inutile desiderio! Nessun cenno da parte mia

potrà mai raggiungerti: nessuno potrà spiegare

ai tuoi sensi bloccati il significato sospeso della vita:

farai il tuo ingresso inconsapevole nel mondo

anche se i cieli sputano fuoco e trema il sangue e tremano i popoli.

Ben volentieri, mio caro, mi metterei a cercare per te

un cantuccio sicuro in questo mondo sconfinato

dove non una lacrima, non una paura / possano disturbare la pace.

Ma sono debole quanto te, e nudo,

e nessuno può trasformare in singolo quello che è un destino comune.

Devi nascere e aspettare. E poiché tutti siamo

irragionevoli, ottimisti, visionari / posso solo sperare per te

salute, amore, amici e possibilità al massimo grado;

posso solo sognare che sarai tu a provare

quelle gioie che al genere umano raramente toccano.


HAP (Il caso)

Se solo un dio vendicativo mi chiamasse

dall'alto dei cieli e, ridendo, mi dicesse: “Tu, cosuccia sofferente,

sappi che il tuo dolore è la mia felicità,

che la tua perdita d'amore è nutrimento del mio odio!”

Allora sopporterei tutto, stringerei i pugni e morirei,

fortificato dal senso di un'ira immeritata;

quasi sollevato dal fatto che uno più potente di me

decretò per me tutte le lacrime che ho versato.

Ma non è così. Per quale arcano la gioia giace trucidata

e perché non fiorisce la più bella speranza mai seminata?

La cieca casualità sbarra la via al sole e alla pioggia,

e lanciando i dadi il tempo manda un lamento invece che gioia...

Con pari prontezza questi miopi dispensatori di catastrofi

hanno cosparso il mio pellegrinaggio di beatitudine come di dolore.


Emma Lavinia Gifford

Hardy incontra Emma Lavinia Gifford nel 1870 e tra i due è subito passione.

Si sposano 4 anni dopo, ma la coppia subisce un lento, inesorabile processo

di allontanamento, per svariati motivi:

● il fatto di non poter avere figli

● i temi trattati da Hardy nei suoi romanzi, giudicati dalla moglie immorali,

offensivi della religione

● il successo dello scrittore, che si ritrova spesso immerso in una vita sociale

brillante, dove è facile incontrare altre donne

Emma si rifugia nell'attico di Max Gate, la loro abitazione di campagna e

vive in solitudine i suoi ultimi anni. Muore, inaspettatamente, prima che il

marito possa dirle addio, nel 1912

Malgrado la loro storia d'amore fosse finita da tempo, Hardy vive la morte di

Emma come un trauma e inizia a scrivere poesie per lei.


PERDITA

An Upbraiding (Un rimprovero)

Ora che sono morta tu mi canti

le canzoni che conoscevamo

ma quando ero in vita non avevi desiderio

di fare questo, né ti importava.

Ora che sono morta vieni a trovarmi

al chiaro di luna, disperato;

ah, cosa non avrei dato da viva

per godermi tanta tenerezza.

Quando sarai morto, e giacerai accanto a me

non diverso da me, come adesso,

ma di nuovo uguale, sarai freddo

com'eri da vivo, oppure come?

She Opened the Door (Lei aprì la porta)

Lei mi aprì la porta dell'occidente,

con le sonore sferzate del suo mare

e l'infrangersi ai fianchi delle scogliere / di acque festanti.

Lei mi aprì la porta del sentimento,

la porta per uscire da una cella / che conoscevo fin troppo bene

e da troppo tempo e da cui anelavo fuggire.

Lei mi aprì la porta di un amore

distante dai contorti tumulti del mondo

quanto l'azzurro arco del cielo da un prato .

Lei mi apre le porte del passato / le sue luci magiche,

le sue altezze celesti, / ora che avanti così poco resta da guardare .

 

Best Times (Tempi migliori)

Andammo un giorno a passeggiare al ruscello,

indugiammo beati sulla riva, piegati verso i riflessi increspati,

e non sapevo /che in futuro la vita / per quanto fiorita /

più grande splendore mai ci avrebbe regalato.

Camminai sotto il sole della domenica sulla strada

che piega verso il cancello di casa tua

e non pensai / che tu vita sparirai /

nel nulla prima di tingerti di un rosa più roseo.

Arrivai inatteso in una notte di pioggia,

e tu mi salutasti alla porta con un lume ondeggiante

e completamente mi scordai / che la vita giammai /

un'estasi di tale altezza avrebbe più toccato.

E quella sera tranquilla in cui tu salisti le scale

dopo una rara e prolungata allegria

non un pensiero ho avuto / che tu mai più avresti potuto

scenderle ancora, mentre restavo a guardarti.


Two Lips (Due labbra)

Le baciavo con la mente mentre venivo via

nel chiarore del mattino:

le baciavo attraverso il vetro del suo ritratto:

lei non lo sapeva.

Le baciavo per amore,per lealtà, per gioia,

quando lei sapeva tutto, così tanto tempo fa!

Che un giorno avrei dovuto baciarle in un sudario,

lei non lo seppe mai.


A Week (Una settimana)

Lunedì notte ho chiuso la porta

pensando che tu non eri più come prima

e che poco mi importava non rivederci più.

Martedì notte mi sembrò di scorgere

qualcosa che andava oltre il banale

nelle tue idee, nel tuo cuore, nel tuo viso.

Mercoledì non ero convinto

che la tua vita sarebbe mai stata tutt'uno con la mia

anche se, nel caso, avremmo legato bene.

Giovedì a mezzogiorno mi piacevi molto

e sentivo dal profondo del cuore che dobbiamo

vivere vicini, qualunque cosa accada.

Venerdì fu con un brivido che

mentre guardavo il villaggio tuo in lontananza

confessai a me stesso che la mia amata eri ancora tu.

Ti ho vista tutta intera nella mia mente

sabato – come uno scrigno che racchiude in sé

tutta la migliore essenza della donna.

Come un gabbiano dalle ali tarpate

anela il mare, così bramavo te la notte di domenica.

Senza te, la mia vita è solo spreco vuoto.


The Convergence of the Twain (Lines on the loss of the 'Titanic') (La

convergenza dei due – versi sulla perdita del 'Titanic')

Nella solitudine degli abissi / lontano dall'umana vanità

e dall'orgoglio della vita che la progettò, giace lei immobile.

In camere d'acciaio, un tempo pire / dei suoi fuochi inestinguibili,

fredde correnti si infilano e le trasformano in lire di ritmiche maree.

Sugli specchi creati / per riflettere i ricchi

strisciano vermi marini, grotteschi, viscidi, muti, indifferenti.

Gioielli disegnati con gioia / per incantare menti sensuali

giacciono senza luce, offuscato ogni scintillio, neri, ciechi.

Pesci ottusi con gli occhi sbarrati / fissano le attrezzature dorate

e si domandano: “Che ci fa quaggiù questa vanagloria?”

Ebbene: mentre stava modellando / questa creatura dall'ala tagliente,

la Volontà Immanente che tutto muove e pungola

preparò un sinistro compagno / per lei – così grande e spensierato –

una forma di ghiaccio, per il momento, ben lontano e separato.

E mentre la bella nave cresceva / in dimensione, grazia e colore,

distante, avvolto dall'ombra e dal silenzio, anche l'iceberg cresceva.

Sembravano estranei: / nessun occhio mortale poteva scorgere

l'intima saldatura della loro storia a venire,

né alcun segno che erano destinati / per effetto di sentieri coincidenti

a diventare presto metà gemelle di un evento straordinario,

finché Quello che Fila gli Anni / disse “Adesso!” e entrambi sentono,

 e giunge la fine, e due emisferi si scontrano.


MEMORIA

His Immortality (La sua immortalità)

Ho visto la parte migliore di un uomo morto

brillare nel cuore fedele / di chi lo piangeva.

Allora mi sono detto:”Questa deve essere /la sua immortalità”.

Tornai a guardarci con l'andare del tempo

e la sua anima continuava a vivere in loro.

Splendeva meno, però, della prima volta.

Passarono a miglior vita i suoi compagni

e tornai a cercarlo nei cuori più giovani;

lo trovai, ahimè, rinsecchito

in un filiforme manichino spettrale.

Infine chiedo – ora che sono vecchio e gelido,

se di lui resti ancora qualche memoria viva

e trovo solo in me una flebile scintilla

morente nell'oscurità.


Ah, Are You Digging on My Grave? (Ah, stai scavando sulla mia tomba?)

“Ah, stai scavando sulla mia tomba, amore mio? Piantando ruta?”

“No, ieri lui è andato a sposarsi con una bella e ricca.

Ha detto: 'Non può ferirla, ora, il fatto che io non le resto fedele'”.

“Allora, chi è che sta scavando sulla mia tomba?

Forse il mio parente più stretto e a me più caro?”

“Ah, no! Se ne stanno comodi e pensano:”A che scopo?

Piantare fiori quale beneficio potrà mai arrecare?

Nessuna cura della sua tomba potrà liberare

il suo spirito dalla trappola della morte”.

“Ma qualcuno c'è che sta scavando sulla mia tomba!

La mia nemica? Quell'astuta provocatrice?”

“No, quando ha saputo che tu avevi oltrepassato la porta

che prima o poi si chiude sulla nostra carne

Ha pensato che non valevi più il suo odio

e non le importa nulla dove sei sepolta”.

“Allora, chi sta scavando sulla mia tomba?

Dimmelo, visto che non ho indovinato!”

“Oh, sono io, mia cara padrona, il tuo cagnolino,

che ancora vive qui accanto e spero proprio che i miei passi

non abbiano disturbato il tuo riposo!”.

“Ah, sei tu che scavi sulla mia tomba...

Perché non mi è venuto subito in mente

che un cuore fedele era ancora rimasto!

Quale sentimento troveremo mai tra gli esseri umani

che uguagli la fedeltà di un cane?” /“Padrona, ho scavato sulla tua

tomba per sotterrare un osso, / se mai mi venisse fame quando sono

nei paraggi di ritorno dai miei giri quotidiani. / Mi dispiace, mi ero

proprio scordato che qui è dove sei sepolta”.


CRITICA DEL POTERE

Mute Opinion (Opinione muta)

Attraversai un territorio / dove i capi proclamavano urlando i

loro obiettivi e le opinioni / dal pulpito, con la stampa e le canzoni.

Non ebbi granché modo di notare / alcuni muti che con occhi sgranati

non la pensavano come quelli / che suscitavano fervore e grida.

Quando, diventato un'ombra,

osservai la terra che calpestai da vivo,

per sapere se fosse stato realizzato

quel programma tanto declamato,

vidi in un nastro ininterrotto

dispiegata la sua storia

non come l'avevano detta gli urlatori

ma come i muti l'avevano pensata.


GUERRA

Drummer Hodge (Il tamburino Hodge)

Hanno buttato giù il tamburino Hodge, a riposare

senza bara, così come lo hanno trovato:

a indicare la sua tomba, una collinetta

che taglia la pianura circostante;

e costellazioni forestiere a occidente

sopra il tumulo ogni notte.

Il giovane tamburino Hodge non ha mai saputo

innocente strappato al suo Wessex

il significato del vasto Karoo,

o del Bush, l'arida terra argillosa,

né perché nel mezzo del crepuscolo si levassero

alla vista notturna stelle forestiere.

Ma una parte di quella pianura ignota

sarà Hodge per sempre:

il petto e il cuore di un semplice ragazzo del nord

si trasformeranno in un albero del sud,

e costellazioni dagli occhi stranieri

governeranno le sue stelle in eterno.

The Man He Killed (L'uomo che uccise)

“Se solo io e lui ci fossimo incontrati

in una vecchissima taverna,

ci saremmo seduti a bagnarci il becco

con un cicchetto dietro l'altro!

Ma schierati come fanti,

a fissarci faccia a faccia sbalorditi

io ho sparato a lui e lui a me

e l'ho fatto secco sul posto.

L'ho fatto secco perché –

perché era il mio nemico,

tutto qui: era il mio nemico, certamente;

questo è chiaro abbastanza, tuttavia

magari ha pensato di arruolarsi

su due piedi, lì per lì, proprio come me,

perché senza lavoro, o si era venduto tutto

altra ragione non vedo.

Eh, sì; è proprio bizzarra e strana la guerra!

Spari e fai secco un tizio al quale

offriresti da bere se lo incontrassi al bar,

o magari gli presteresti qualche spicciolo”.

Epitaph on a Pessimist (Epitaffio su un pessimista)

Sono Smith di Stoke, ho sessant'anni e rotti,

vivo senza una donna da quando ero giovane;

magari Dio avesse imposto

a mio padre di fare la stessa cosa.