"Donne eugubine del Settecento: Anna Ondedei Beccoli, Susanna Le Maitre Mengacci, Marsilia Gioia Della Rena Pucci"
Incontro con Fabrizio Cece
4 Dicembre 2024
Fabrizio Cece ha presentato ”Donne eugubine del Settecento: Anna Ondedei Beccoli, Susanna Le Maitre Mengacci, Marsilia Gioia della Rena Pucci” presso l’Università della Terza Età di Gubbio, Mercoledì 4 Dicembre 2024.
Il noto e stimato ricercatore eugubino ha illustrato vita e opere di tre donne che hanno dato lustro alla vita cittadina, ognuna con la sua peculiarità, aggiungendo un altro prezioso tassello alla storia di Gubbio con il suo prezioso lavoro di ricerca.
Anna Ondedei Beccoli, della stessa famiglia di Alessandro Sperelli, già Vescovo di Gubbio, fu grande traduttrice dal Francese ed ebbe modo di pubblicare diverse opere di Autori allora famosi, tra le quali anche quella di un predicatore domenicano per cui ricevette lodi e riconoscimenti. Nel 1717 Anna Beccoli fu aggregata all’Accademia dell’Arcadia di Roma con il nome di «Aurinda Saroninda» [Aurinda Soronidia] e dagli stessi Accademici ebbe poi l’incarico di scrivere in forma breve le vite di Monsignor Francesco Zeccadoro e del Preposto Giovanni Francesco Lazzarelli, anche loro eugubini come lei.
Susanna Le Maitre Mengacci, definita “inclita tra gli eugubini, fu filologa e poetessa. Matrona di tutte le virtù maschili. Spirito scintillante” e, secondo Francesco Ranghiasci Brancaleoni che ne scrisse la biografia, “… ebbe a stimatori e lodatori chiarissimi letterati.” Donna intraprendente, chiese al padre «di poter assistere alle lezioni de’ suoi fratelli» e dopo sedici mesi li sopravanzò negli studi. A Gubbio creò il suo gruppo di studio, di cui fecero parte insigni studiosi, e si dedicò alla formazione di numerosi giovani tra i quali anche Giuseppe Pecci, futuro Vescovo di Gubbio e cardinale.
Marsilia Gioia della Rena Pucci è la nobildonna nota per aver disposto nel proprio testamento come erede universale il Venerabile Ospedale grande di Gubbio, con sede presso la Confraternita dei Bianchi (le attuali Logge). Essendo questo insufficiente, non solo per il poco spazio, ma anche per le scarse condizioni igieniche e ambientali, il lascito di Marsilia Gioia fu provvidenziale per costruire il nuovo ospedale che, iniziato nel 1749 ed entrato in funzione nel 1766, è rimasto attivo fino al 2008, quando fu terminata la costruzione del nuovo ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino a Branca.
Anna Ondedei Beccoli
Marsilia Gioia Della Rena Pucci
Susanna Le Maitre Mengacci