Itinerario musicale. Cantautori Italiani. Concerto di fine anno accademico 2021/2022
CONCERTO DI FINE ANNO Mercoledì 8 giugno 2022 ore 15:30.
l "Itinerario musicale. Cantautori Italiani" a cura dei musicisti Maurizio Ceccarelli, Cesare Gambini e Giorgio Ricci, coadiuvati da Loris Ghigi, ha chiuso con successo l'anno accademico 2021/2022 dell'Università Terza Età Città di Gubbio, nella sala ex Refettorio della Biblioteca Comunale Sperelliana di Gubbio.
L'Itinerario proposto dai tre Artisti Eugubini nel panorama dei Cantautori Italiani si pone come degna conclusione di un ricco programma musicale proposto dall'Università nel corso del presente anno accademico.
Vari e coinvolgenti sono stati infatti i precedenti appuntamenti con: la visione e l' ascolto di "Cavalleria Rusticana" di Mascagni, guidato dal Prof. Lucio Vinciotti; il "Concerto Lirico" dal vivo con la soprano Valeria Fratini e al pianoforte Giulia Gambini; l' "a solo" di Giorgio Ricci e la sua chitarra con le canzoni di Battisti & Mogol; il "Viaggio nelle CIttà Sonore, Bologna e dintorni" con il Prof. Paolo Brancaleoni.
Da Franco Battiato, a Lucio Battisti, Luigi Tenco, Paolo Conte, Gino Paoli, Ivano Fossati, Giorgio Gaber, Fabio Concato, Zucchero, Gianluca Grignani, Lucio Dalla, Antonello Venditti, Francesco de Gregori e tanti altri....le voci dei nostri cantautori e le note della nostra bella musica italiana hanno allietato un pomeriggio denso di emozioni, per il quale si ringraziano i protagonisti che hanno coinvolto gli spettatori con la loro professionalità e il loro calore.
Di seguito si possono leggere i TESTI delle canzoni presentate nel concerto.
(SALVATORE DI GIACOMO) (FRANCO BATTIATO) ERA DE MAGGIO. Era de maggio e te cadéano 'nzino A schiocche a schiocche, li ccerase rosse Fresca era ll'aria e tutto lu ciardino Addurava de rose a ciento passe Era de maggio, io no, nun mme ne scordo Na canzone cantávamo a doje voce Cchiù tiempo passa e cchiù mme n'arricordo Fresca era ll'aria e la canzona doce E diceva: "Core, core!" Core mio, luntano vaje Tu mme lasse, io conto ll'ore Chisà quanno turnarraje!" Rispunnev'io: "Turnarraggio Quanno tornano li rrose Si stu sciore torna a maggio Pure a maggio io stóngo ccá Si stu sciore torna a maggio Pure a maggio io stóngo ccá" E só' turnato e mo, comm'a na vota Cantammo 'nzieme la canzona antica Passa lu tiempo e lu munno s'avota Ma 'ammore vero no, nun vota vico De te, bellezza mia, mme 'nnammuraje Si t'arricuorde, 'nnanz'a la funtana Ll'acqua, llá dinto, nun se sécca maje E ferita d'ammore nun se sana E te dico: "Core, core!" Core mio, turnato io só' Torna maggio e torna 'ammore Fa' de me chello che vuó'! Torna maggio e torna 'ammore Fa' de me chello che vuó'!"
(LUIGI TENCO) UN GIORNO DOPO L’ALTRO. Un giorno dopo l'altro Il tempo se ne va Le strade sempre uguali Le stesse case Un giorno dopo l'altro E tutto è come prima Un passo dopo l'altro La stessa vita E gli occhi intorno cercano Quell'avvenire che avevano sognato Ma i sogni sono ancora sogni E l'avvenire è ormai quasi passato Un giorno dopo l'altro La vita se ne va Domani sarà un giorno uguale a ieri La nave ha già lasciato il porto E dalla riva sembra un punto lontano Qualcuno anche questa sera Torna deluso a casa piano piano Un giorno dopo l'altro La vita se ne va E la speranza ormai è un'abitudine.
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(PAOLO CONTE) BARTALI. Farà piacere un bel mazzo di rose E anche il rumore che fa il cellophane Ma una birra fa gola di più In questo giorno appiccicoso di caucciù Sono seduto in cima a un paracarro E sto pensando agli affari miei Tra una moto e l'altra c'è un silenzio Che descriverti non saprei Oh, quanta strada nei miei sandali Quanta ne avrà fatta Bartali Quel naso triste come una salita Quegli occhi allegri da italiano in gita E i francesi ci rispettano Che le balle ancora gli girano E tu mi fai, dobbiamo andare al cine E vai al cine, vacci tu za zara zaz….. È tutto un complesso di cose Che fa sì che io mi fermi qui Le donne a volte sì sono scontrose O forse han voglia di far la pipì E tramonta questo giorno in arancione Si gonfia di ricordi che non sai Mi piace restar qui sullo stradone Impolverato, se tu vuoi andare, vai (E Vai) Che io sto qui e aspetto Bartali Scalpitando sui miei sandali Da quella curva spunterà - Quel naso triste da italiano allegro Tra i francesi che si incazzano E i giornali che svolazzano C'è un po’ di vento, -abbaia la campagna E c'è una luna in fondo al blu ra tara tara ra tara tara ra tara tara ra tara tara ra tara ta Tra i francesi che s'incazzano E i giornali che svolazzano E tu mi fai, dobbiamo andare al cine E vai al cine, vacci tu zazara zaz zazara zaz
(GINO PAOLI) CHE CO SA C’E’ Che cosa c'è c'è che mi sono innamorato di te C'è che ora non mi importa niente Di tutta l'altra gente Di tutta quella gente che non sei tu Che cosa c'è c'è che mi sono innamorato di te C'è che ti voglio tanto bene Che il mondo mi appartiene Il mondo mio che è fatto solo di te Come ti amo non posso spiegarti Non so Cosa sento per te Ma se ti guardi negli occhi un momento Lo puoi capire anche da te Che cosa c'è C'è che mi sono innamorato di te C'è che io ora vivo bene Se solo stiamo insieme Se solo ti ho vicino Ecco che c'è
(IVANO FOSSATI) I TRENI A VAPORE. Io la sera mi addormento e qualche volta sogno perché voglio sognare E nel sogno stringo i pugni tengo fermo il respiro e sto ad ascoltare Qualche volta sono gli alberi d'Africa a chiamare altre notti sono vele piegate a navigare Sono uomini e donne piroscafi e bandieeeereeeeee viaggiatori viaggianti da salvare Delle città importanti io mi ricordo Milano livida e sprofondata per sua stessa mano. E se l'amore che avevo non sa più il mio nome e se l'amore che avevo non sa più il mio nome Come i treni a vapore come i treni a vapore di stazione in stazione e di porta in porta e di pioggia in pioggia e di dolore in dolore il dolore passerà Io la sera mi addormento e qualche volta sogno perché so sognare E mi sogno i tamburi della banda che passa o che dovrà passare Mi sogno la pioggia fredda e dritta sulle mani I ragazzi della scuola che partono già domani E mi sogno i sognatori che aspettano la primavera o qualche altra primavera da aspettare ancora fra un bicchiere di neve e un caffè come si deve quest'inverno passerà. E se l'amore che avevo non sa più il mio nome e se l'amore che avevo non sa più il mio nome Come i treni a vapore come i treni a vapore di stazione in stazione e di porta in porta e di pioggia in pioggia e di dolore in dolore il dolore passerà
(NEW TROLLS) TI RICORDI JOE? Ti ricordi Joe, era verde laggiù Era verde il mare a Manila Ti ricordi Joe, eran tanti laggiù Coi fucili nascosti tra i fiori Quante stagioni passarono là Quanti colori inutili ormai Per occhi già stanchi Oppure già chiusi per sempre Ti ricordi Joe, ti ricordi di Sam Con il cuore coperto di mosche E c'è ancora chi va dicendo che noi Noi marines non avevamo un cuore Quante stagioni passarono là Quanti colori inutili ormai Per occhi già stanchi Oppure già chiusi per sempre
(PAOLO CONTE) VIA CON ME. Via via, Vieni via di qui Niente più ti lega a questi luoghi Neanche questi fiori azzurri Via via, Neanche questo tempo grigio Pieno di musiche, E di uomini che ti son piaciuti It's wonderful, It's wonderful, It's wonderful, Good luck my baby It's wonderful, It's wonderful, It's wonderful, I dream of you Cips, cips daddi daddi doo (ci-boom, ci-boom, boom) dii doo - daddi daddi doo (ci-boom, ci-boom, boom) dii doo - daddi daddi doo Via via Vieni via con me Entri in questo amore buio, Non perderti per niente al mondo Via via, Non perderti per niente al mondo Lo spettacolo d'arte varia, Di uno innamorato di te It's wonderful………. Via via, Vieni via con me Entra in questo amore buio, Pieno di uomini Via via, Entra e fatti un bagno caldo C'è un accappatoio azzurro, Fuori piove è un mondo freddo It's wonderful……….
(GIORGIO GABER) DESTRA – SINISTRA. Le parole definiscono il mondo Se non ci fossero le parole non avremmo la possibilità di parlare di niente Ma il mondo gira e le parole stanno ferme Le parole si logorano invecchiano perdono di senso e tutti noi continuiamo ad usarle senza accorgerci di parlare……… di niente Tutti noi ce la prendiamo con la storia ma io dico che la colpa è nostra è evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra. Ma cos'è la destra cos'è la sinistra... Ma cos'è la destra cos'è la sinistra... Fare il bagno nella vasca è di destra far la doccia invece è di sinistra un pacchetto di Marlboro è di destra di contrabbando è di sinistra. Uo uo Ma cos'è la destra cos'è la sinistra... Una bella minestrina è di destra il minestrone è sempre di sinistra quasi tutte le canzoni son di destra se annoiano son di sinistra. Ma cos'è la destra cos'è la sinistra... Le scarpette da ginnastica o da tennis hanno ancora un gusto un po' di destra ma portarle tutte sporche e un po' slacciate è da scemi più che di sinistra. Uo uo Ma cos'è la destra cos'è la sinistra... I blue-jeans che sono un segno di sinistra con la giacca vanno verso destra il concerto nello stadio è di sinistra i prezzi sono un po' di destra. ……Uo uo Ma cos'è la destra cos'è la sinistra... La patata per natura è di sinistra spappolata nel purè è di destra La pisciata in compagnia è di sinistra Il cesso è sempre in fondo a destra …..uo uo Ma cos'è la destra cos'è la sinistra... La piscina bella azzurra e trasparente è evidente che sia un po' di destra mentre i fiumi, tutti i laghi e anche il mare sono di merda più che sinistra. Uo uo Ma cos'è la destra cos'è la sinistra... L'ideologia, l'ideologia malgrado tutto credo ancora che ci sia è la passione, l'ossessione della tua diversità che al momento dove è andata non si sa dove non si sa, dove non si sa. Io direi che il culatello è di destra la mortadella è di sinistra se la cioccolata svizzera è di destra la Nutella è ancora di sinistra. ….Uo uo Ma cos'è la destra cos'è la sinistra... La tangente per natura è di destra Col consenso di chi sta a sinistra Non si sa se la fortuna sia di destra La sfiga è sempre di sinistra …. Uo uo Ma cos'è la destra cos'è la sinistra... Il saluto vigoroso a pugno chiuso È un antico gesto di sinistra Quello un po’ degli anni 20 e un po’ romano È da stronzi oltre che di destra uo uo Ma cos'è la destra cos'è la sinistra... L'ideologia, l'ideologia malgrado tutto credo ancora che ci sia è il continuare ad affermare un pensiero il suo perché con la scusa di un contrasto che non c’è se c’è chissà dov’è, se c’è chissà dov’è. Canticchiando alla chitarra è di sinistra con il Karaoke è di destra I collant son quasi sempre di sinistra il-reggicalze più che mai è di destra…. uo uo Ma cos'è la destra cos'è la sinistra... La risposta delle masse è di sinistra con un lieve cedimento a destra son sicuro che il bastardo è di sinistra - il figlio di puttana è a destra. Ma cos'è la destra cos'è la sinistra... Una donna emancipata è di sinistra riservata è già un po' più di destra ma un figone resta
(FABIO CONCATO) (ZUCCHERO) FIORE DI MAGGIO. Tu che sei nata dove c'è sempre il sole Sopra uno scoglio che ci si può tuffare E quel sole ce l'hai dentro al cuore Sole di primavera Su quello scoglio in maggio è nato un fiore E ti ricordi, c'era il paese in festa Tutti ubriachi di canzoni e di allegria E pensavo che su quella sabbia Forse sei nata tu O a casa di mio fratello, non ricordo più E ci hai visto su dal cielo Ci hai trovato e piano sei venuta giù Un passaggio da un gabbiano Ti ha posato su uno scoglio ed eri tu Ma che bel sogno, era maggio e c'era caldo Noi sulla spiaggia vuota ad aspettare Tu che mi dicevi: "Guarda su quel gabbiano Stammi vicino e tienimi la mano" E ci hai visto su dal cielo Ci hai trovato e piano sei venuta giù Un passaggio da un gabbiano Ti ha posata su uno scoglio ed eri tu Tu che sei nata dove c'è sempre il sole Sopra uno scoglio che ci si può tuffare E quel sole ce l'hai dentro al cuore Sole di primavera Su quello scoglio in maggio nasce un fiore Su quello scoglio in maggio nasce un fiore
(GIANLUCA GRIGNANI) DESTINAZIONE PARADISO. Un viaggio ha senso solo Senza ritorno Se non in volo Senza fermate né confini Solo orizzonti neanche troppo lontani In questo girotondo d'anime Chi si volta è perso e resta qua Lo so per certo amico mi son voltato anch'io per raggiungerti ho dovuto correre ma più mi guardo in giro e vedo che, c'è un mondo che va avanti anche se se tu non ci sei più-se tu non ci sei più E dimmi perché in questo girotondo d'anime non c'è un posto per scrollarsi via di dosso quello che ci è stato detto e quello che ormai si sa e allora sai che c'è c'è che c'è, c'è che prendo un treno che va a paradiso città e vi saluto a tutti e salto su prendo il treno e non ci penso più un viaggio ha senso solo senza ritorno se non in volo senza fermate né confini solo orizzonti neanche troppo lontani io mi prenderò il mio posto e tu seduta lì al mio fianco mi dirai destinazione paradiso un viaggio ha senso solo senza ritorno se non in volo senza fermate né confini solo orizzonti neanche troppo lontani io mi prenderò il mio posto e tu seduta lì al mio fianco mi dirai destinazione paradiso c'è che c'è, c'è che prendo un treno che va a paradiso città io mi prenderò il mio posto e tu seduta lì al mio fianco mi dirai destinazione paradiso paradiso città.
(LUCIO DALLA) ANNA E MARCO. Anna come sono tante Anna permalosa Anna bello sguardo Sguardo che ogni giorno perde qualcosa Se chiude gli occhi lei lo sa Stella di periferia Anna con le amiche Anna che vorrebbe andar via Marco grosse scarpe e poca carne Marco cuore in allarme Con sua madre e una sorella Poca vita, sempre quella Se chiude gli occhi lui lo sa Lupo di periferia Marco col branco Marco che vorrebbe andar via E la luna è una palla ed il cielo è un biliardo Quante stelle nei flippers, sono più di un miliardo Marco dentro a un bar non sa cosa farà Poi c'è qualcuno che trova una moto e si può andare in città Anna bello sguardo, non perde un ballo Marco che a ballare sembra un cavallo In un locale che è uno schifo Poca gente che li guarda, c'è una checca che fa il tifo Ma dimmi tu dove sarà Dov'è la strada per le stelle Mentre ballano Si guardano e si scambiano la pelle e cominciano a volare Con tre salti sono fuori dal locale Con un'aria da commedia americana Sta finendo anche questa settimana Ma l'America è lontana Dall'altra parte della luna Che li guarda e anche se ride A vederla mette quasi paura E la luna, in silenzio, ora si avvicina Con un mucchio di stelle cade per strada Luna che cammina, luna di città Poi passa un cane che sente qualcosa, li guarda, abbaia e se ne va Anna avrebbe voluto morire Marco voleva andarsene lontano Qualcuno li ha visti tornare Tenendosi per mano
(ANTONELLO VENDITTI) ROMA CAPOCCIA. Quanto sei bella Roma quand'è sera Quando la luna se specchia dentro ar fontanone E le coppiette se ne vanno via Quanto sei bella Roma quando piove Quanto sei grande Roma quand'è er tramonto Quando l'arancia rosseggia ancora sui sette colli E le finestre so' tanti occhi Che te sembrano di' quanto sei bella aaa aa Quanto sei bella Oggi me sembra che er tempo se sia fermato qui Vedo la maestà der Colosseo Vedo la santità der cupolone E so' più vivo e so' più bbono No nun te lasso mai Roma capoccia der mondo infame Roma capoccia der mondo infame Na carrozzella va co du stranieri Un robivecchi te chiede un po' de stracci Li passeracci so' usignoli Io ce so' nato Roma Io t'ho scoperta stamattina Io t'ho scoperta Oggi me sembra che er tempo se sia fermato qui Vedo la maestà der
Colosseo Vedo la santità der cupolone E so' più vivo e so' più bbono No nun te lasso mai Roma capoccia der mondo infame Roma capoccia der mondo infame
(FRANCESCO DE GREGORI) LA DONNA CANNONE. Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno Giuro che lo farò E oltre l'azzurro della tenda, nell'azzurro io volerò Quando la donna cannone d'oro e d'argento diventerà Senza passare per la stazione l'ultimo treno prenderà E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà E dalle porte della notte il giorno si bloccherà Un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà E dalla bocca del cannone una canzone suonerà E con le mani amore, per le mani ti prenderò E senza dire parole nel mio cuore ti porterò E non avrò paura se non sarò come bella come vuoi tu Ma voleremo in cielo in carne e ossa, non torneremo più E senza fame e senza sete E senza ali e senza rete voleremo via Così la donna cannone, quell'enorme mistero, volò E tutta sola verso un cielo nero nero s'incamminò Tutti chiusero gli occhi nell'attimo esatto in cui sparì Altri giurarono e spergiurarono che non erano mai stati lì E con le mani amore, per le mani ti prenderò E senza dire parole nel mio cuore ti porterò E non avrò paura se non sarò come bella come vuoi tu Ma voleremo in cielo in carne e ossa, non torneremo più E senza fame e senza sete E senza ali e senza rete voleremo via
(CLAUDIO BAGLIONI) AMORE BELLO Così vai via - Non scherzare, no Domani via - Per favore no Devo convincermi però Che non è nulla Ma le mie mani tremano In qualche modo io dovrò Restare a galla E così te ne vai Cosa mi è preso adesso? Forse mi scriverai Ma si è lo stesso Così vai via - L'ho capito, sai? Che vuoi che sia - Se tu devi, vai Mi sembra già che non potrò Più farne a meno Mentre i minuti passano Forse domani correrò Dietro il suo treno Tu non scordarmi mai Com'è è banale adesso Balliamo ancora dai Ma sì è lo stesso Amore bello come il cielo Bello come il giorno Bello come il mare, amore Ma non lo so dire Amore bello come un bacio Bello come il buio Bello come Dio Amore mio Non te ne andare Perché è così No, non è giusto se è così, se te ne vai Se te ne vai Perché è così, perché finisce tutto qui Tra poco andrai Un lento, l'ultimo oramai E fare finta, che ne so Di essere matto Piangere, urlare e dire no Non serve a niente, già lo so È finito tutto E se tu caso mai Ma non mi sente adesso Balliamo ancora dai Ma si è lo stesso Amore bello come il cielo…………………
(PINO DANIELE) NAPULE È. Napule è mille culure Napule è mille paure Napule è a voce de' criature Che saglie chianu chianu E Tu sai ca nun si sula Napule è nu sole amar Napule è addore 'e mare Napule è 'na carta sporc E nisciuno se 'n import E Ognun aspett a' ciort Napule è 'na cammenata Inte viche, miezo all'ato Napule è tutto 'nu suonno E 'a sap tutti o' munno Ma Nun sanno a verità
(ENZO GRAGNANIELLO) DONNA. Donne piccole come stelle C'è qualcuno le vuole belle Donna solo per qualche giorno Poi ti trattano come un porno Donne piccole e violentate Molte quelle delle borgate Ma quegli uomini sono duri E quelli godono come muli Donna come l'acqua di mare Chi si bagna vuole anche il sole Chi la vuole per una notte C'è chi invece la prende a botte Donna come un mazzo di fiori Quando è sola ti fanno fuori Donna, cosa succederà Quando a casa non tornerà oh oh oh oh. Donna, fatti saltare addosso In quella strada nessuno passa Donna, fatti legare al palo E le tue mani ti fanno male Donna che non sente dolore Quando il freddo gli arriva al cuore Quello ormai non ha più tempo Lui se n'è andato soffiando il vento Donna come l'acqua di mare Chi si bagna vuole anche il sole Chi la vuole per una notte C'è chi invece la prende a botte Donna come un mazzo di fiori Quando è sola ti fanno fuori Donna, cosa succederà Quando a casa non tornerà oh oh oh oh
(FABRIZIO DE ANDRE’) (MANGO) AMORE CHE VIENI AMORE CHE VAI. Quei giorni perduti a rincorrere il vento A chiederci un bacio e volerne altri cento Un giorno qualunque li ricorderai Amore che fuggi da me tornerai Un giorno qualunque li ricorderai Amore che fuggi da me tornerai E tu che con gli occhi di un altro colore Mi dici le stesse parole d'amore Fra un mese fra un anno scordate le avrai Amore che vieni da me fuggirai Fra un mese fra un anno scordate le avrai Amore che vieni da me fuggirai Venuto dal sole o da spiagge gelate Perduto in novembre o col vento d'estate Io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai Amore che vieni, amore che vai Io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai Amore che vieni, amore che vai.
(FRANCO BATTIATO) LA STAGIONE DELL'AMORE. La stagione dell'amore viene e va I desideri non invecchiano quasi mai con l'età Se penso a come ho speso male il mio tempo Che non tornerà, non ritornerà più La stagione dell'amore viene e va All'improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà Ne abbiamo avute di occasioni Perdendole, non rimpiangerle, non rimpiangerle mai Ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore Nuove possibilità per conoscersi E gli orizzonti perduti non ritornano mai La stagione dell'amore tornerà Con le paure e le scommesse Questa volta quanto durerà Se penso a come ho speso male il mio tempo Che non tornerà, non ritornerà più Ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore Nuove possibilità per conoscersi E gli orizzonti perduti non ritornano mai La stagione dell'amore viene e va I desideri non invecchiano quasi mai con l'età Ne abbiamo avute di occasioni Perdendole, non rimpiangerle, no non rimpiangerle mai
(PAOLO CONTE) AZZURRO. Cerco l'estate tutto l'anno E all'improvviso eccola qua Lei è partita per le spiagge E sono solo quassù in città Sento fischiare sopra i tetti Un aeroplano che se ne va Azzurro Il pomeriggio è troppo azzurro E lungo per me Mi accorgo Di non avere più risorse Senza di te E allora Io quasi quasi prendo il treno E vengo, vengo da te Il treno dei desideri Nei miei pensieri all'incontrario va Sembra quand'ero all'oratorio Con tanto sole, tanti anni fa Quelle domeniche da solo In un cortile, a passeggiar Ora mi annoio più di allora Neanche un prete per chiacchierar Azzurro……………………………….. Cerco un po' d'Africa in giardino Tra l'oleandro e il baobab Come facevo da bambino Ma qui c'è gente, non si può più Stanno innaffiando le tue rose Non c'è il leone, chissà dov'è Azzurro ………………………………………
(LUCIO BATTISTI) LA CANZONE DEL SOLE. Le bionde trecce gli occhi azzurri e poi le tue calzette rosse e l'innocenza sulle gote tue due arance ancor più rosse e la cantina buia dove noi respiravamo piano e le tue corse, l'eco dei tuoi no, oh no mi stai facendo paura. Dove sei stata cos'hai fatto mai? Una donna, donna dimmi cosa vuol dir sono una donna ormai. Ma quante braccia ti hanno stretto, tu lo sai per diventar quel che sei che importa tanto tu non me lo dirai, purtroppo. Ma ti ricordi l'acqua verde e noi le rocce, bianco il fondo di che colore sono gli occhi tuoi se me lo chiedi non rispondo. O mare nero, o mare nero, o mare ne... tu eri chiaro e trasparente come me o mare nero, o mare nero, o mare ne... tu eri chiaro e trasparente come me. Le biciclette abbandonate sopra il prato e poi noi due distesi all'ombra un fiore in bocca può servire, sai più allegro tutto sembra e d'improvviso quel silenzio fra noi e quel tuo sguardo strano ti cade il fiore dalla bocca e poi oh no, ferma, ti prego, la mano. Dove sei stata cos'hai fatto mai? Una donna, donna, donna dimmi cosa vuol dir sono una donna ormai. Io non conosco quel sorriso sicuro che hai non so chi sei, non so più chi sei mi fai paura oramai, purtroppo. Ma ti ricordi le onde grandi e noi gli spruzzi e le tue risa cos'è rimasto in fondo agli occhi tuoi la fiamma è spenta o è accesa? O mare nero, o mare nero, o mare ne... tu eri chiaro e trasparente come me o mare nero, o mare nero, o mare ne... tu eri chiaro e trasparente come me.
Salvatore Di Giacomo
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